Il mondo di Maurizio tra natura e realtà

Domani Maurizio Boscheri inaugura “Martist” il suo atelier in via Cesari 3 a Rovereto. Un’occasione unica per scoprire e ammirare le opere di questo artista ormai affermato a livello sia nazionale che internazionale. Lo studio sarà aperto dalle 10 la mattina fino alle 20 la sera.

Maurizio nasce a Mezzolombardo nel 1955 e dopo una carriera di manager per una famosa multinazionale decide di lasciare il lavoro per seguire la sua vera passione: l’arte. Una scelta rischiosa ma sentita, dettata dal cuore e dalla mente. Innamorato da sempre della natura a seguito di numerosi viaggi (India, Madagascar, Sri Lanka…) a partire dal 1997 inizia a dipingere da autodidatta. I soggetti delle sue opere sono animali selvatici e nostrani che vengono raffigurati dall’artista in maniera sublime.

Nel 2011 è stato invitato a partecipare alla 54° Biennale di Venezia, “L’arte non è cosa nostra” a cura di Vittorio Sgarbi, – Padiglione Italia – nelle esposizioni di Milano e di Torino. Ha esposto anche per il Muse di Trento in una mostra a lui dedicata BioDiversitArt nel 2013.

Da qualche mese ha inoltre finito di esporre 15 tele in acrilico al Caveau Caffè Kitchen Lounge in Largo Cairoli in centro storico a Milano, affacciato sul Castello Sforzesco.
Il 2016 sarà per l’artista un anno importante che andrà a consacrare definitivamente la sua arte. Conteso dalle case di moda, dopo la collaborazione con Marks and Angel con testimonial Alessia Marcuzzi per lui si apre ora la strada collaborativa con la stilista roveretana Cristina Senter reduce dalle passerelle di Alta Roma Alta Moda e vincitrice al congresso mondiale Master Tailors 2016 di Helsinki; alcune realizzazioni del pret a porter saranno visionabili in anteprima durante tutta la giornata di sabato.IMG_4197

A giugno invece sarà nuovamente a Ibiza dove parteciperà ad una mostra collettiva con tema il Podenko, il cane autoctono simbolo dell’isola.
Da pochi giorni è stata ufficializzata la partecipazione dell’artista nel mese di agosto al Mohatta Palace di Karachi in Pakistan (museo di arte e di storia). Sarà il primo straniero a prendere parte ad un’esposizione in queste sale. Soggetti delle sue opere saranno animali autoctoni pakistani tra i quali il Markhor una sorta di stambecco, un ibex (antilope), un fagiano, una pernice e un leopardo delle nevi. Il catalogo della mostra verrà invece curato dal WWF Pakistan.

maurizio boscheriNell’atelier è possibile vedere alcune di queste opere. Il locale si presenta ordinato e avvolto in una atmosfera rilassante. Ho avuto il piacere di visitarlo qualche giorno fa e sono stata accolta nel migliore dei modi dall’artista sempre disponibile a raccontarsi. Una volta varcata la soglia dello studio si entra in un territorio a parte: “il mondo di Maurizio”, un mondo magico dove è possibile respirare un clima allegro e rilassato e osservare le sue opere alcune complete altre non.

Durante la mia visita l’artista era intento a dipingere il Markhor per la mostra in Pakistan. Per qualche istante è stato bello immergersi in questo mondo e dimenticarsi dell’esterno. Questa è la sensazione che si respira in questo studio e che spero riuscirete a provare anche voi durante la visita. Concludo la visita ammaliata dalle parole di Maurizio che non potrebbe spiegare al meglio la sua arte: “L’arte è un canale impetuoso tramite il quale ci si può esprimere, e grande è la gioia che provo quando l’osservatore viene rapito da un mio dipinto, perché un quadro non è solo un insieme di colori, ma è il risultato di un lavoro di cuore ed energia… La natura è stata da sempre la mia unica fonte di interesse e curiosità, i colori sono una seconda pelle, sono il mio cibo per la mente, il mezzo di comunicazione della mia anima, lo specchio delle mie emozioni; Ogni opera trasuda del mio umore, quando sono sereno infatti uso prevalentemente i toni caldi dei verdi dei gialli degli arancio, ed a seconda dei miei stati d’animo ecco i periodi del blu, dei rossi dei grigi, degli ori e degli argenti… I puntini aborigeni e le scritture dal mondo. Ispirato dai dipinti rupestri degli aborigeni australiani ho fatto mio questo linguaggio arcaico, e lo propongo, rivisitato, sulle mie opere, quale anello di congiunzione tra l’essere umano ed il mondo animale: i protagonisti delle mie opere ci guardano e comunicano con noi, con la loro dirompente forza e bellezza, ed io sono solo “trait d’union” tra il mondo loro ed il nostro.

Sono questi i mezzi con i quali costruisco castelli segreti degli enigmi della mia anima, la parte nascosta che custodisco gelosamente e che rivelo solo ad un interprete attento”.

Info:

Apertura sabato 14 maggio dalle 10 alle 20.
Apertura giornaliera: 8.30 – 12 e 15 – 17.30 Serale e festivi su appuntamento.
Indirizzo web: http://www.maurizioboscheri.it/
Facebook: https://www.facebook.com/maurizioboscheri/

Info autore /

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