Con ironia Musica Macchina le suona al Novecento

Una rilettura esecutiva quella di Orchestra Haydn di Bolzano e Trento per il nuovo appuntamento con Musica Macchina, la rassegna che propone al pubblico l’ascolto della musica colta contemporanea. Lunedì 6 febbraio 2017 in Auditorium Melotti di Rovereto tre pagine musicali rileggono il classico con note moderne.

Una serata per intenditori, musicisti, cultori della musica classica, ma anche curiosi di musica e perchè no anche un pubblico di profani in vena di una serata accattivante musicalmente.

Durante il concerto verranno proposte in esecuzione infatti Le Donne di buonumore su musiche di Domenico Scarlatti Suite di Vincenzo Tommasini, compositore vissuto a cavallo del 1878 al 1950. Completano il programma il Tombeau de Couperin di Maurice Ravel e quindi il Mozarta 9 anni Elaborazioni per orchestra d’epoca di Salvatore Sciarrino.

 

Dirige l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Giovanni Battista Rigon e si inizia alle ore 21.

Quello dei “d’après”, delle rivisitazioni, dei rifacimenti, a volte ironici, a volte nostalgici, ma sempre con l’idea che la storia, oltre che maestra di vita, potesse essere anche maestra di musica, è stato uno dei vizi più tenacemente e gioiosa-mente praticati dal Novecento. Non per caso, il periodo sul quale si è appuntata più spesso l’attenzione creativa o ricreativa (con o senza il trattino) dei musicisti del secolo scorso è stato il Settecento: barocco o classico, ma sempre scavalcando a ritroso il Romanticismo, per il primo Novecento padre a dir poco imbarazzante.

https://www.youtube.com/watch?v=aWgOyIkOm2E

 

Ecco dunque nello stesso 1917 due diverse riletture, entrambe all’interno di culture nazionali, delle quali è utile ricordare il centenario. Vincenzo Tommasini, compositore estroso e amabile, ricrea con l’orchestra per farne un balletto le Sonate per clavicembalo di Domenico Scarlatti, secondo quella ricerca ansiosa di radici stru-mentali che fu propria dell’Italia del suo tempo. Maurice Ravel innalza un monu-mento all’equivalente francese di Scarlatti, François Couperin, con musica originale ma formalmente memore di quella grande esperienza, in sei movimenti ciascuno dedicato a un amico caduto nella grande Guerra allora in corso, quasi a esorciz-zarne l’orrore

 

A Mozart, cittadino musicale di Rovereto, e alla sua infanzia pro-digiosa, si è rivolto invece negli ultimi anni del Novecento Salvatore Sciarrino, uno dei grandi di oggi, con queste elaborazioni per orchestra adesso riproposte in omaggio ai suoi settant’anni.

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