Il Sentiero delle Busatte, contraddizioni in armonia

E’ una passeggiata che tento di fare da un paio d’anni ma ogni volta che la programmo c’è un imprevisto. Ieri non l’ho pianificata e quasi mi ci sono trovata per caso, c’era una giornata meravigliosa, nessun intoppo e finalmente sono riuscita a fare il Sentiero delle Busatte, un sentiero panoramico sopra a Torbole.

Qualche appunto di una passeggiata sotto il sole, tra chiacchiere e risate, guardando un panorama da togliere il fiato, durante questa prima domenica di vera primavera.

  1. Sì, sono così, lo dichiaro in apertura a scanso di equivoci: mi piacciono le passeggiate sotto il sole che suggeriscono poesia ma altrettanto amo le liste, che con quel pizzico di pragmatismo da buona massaia, mi consentono di non affogare nel romanticismo di un panorama mozzafiato sul Lago di Garda.
  2. Sono tornata dalla Sicilia qualche giorno fa con la conferma che ciò che si diceva nel film “Johnny Stecchino” sia reale: il problema di Palermo è davvero il traffico. E non solo di Palermo. Anche il problema del Lago di Garda la domenica mattina è il traffico.
  3. La giornata di ieri conferma la convinzione secondo la quale le migliori giornate sono quelle non pianificate. Che se ti organizzi alla perfezione per una gita, tanto, piove.
  4. Il Sentiero delle Busatte è una passeggiata di circa un’ora e mezza che si fa senza nessun tipo di fatica. La prima domenica di sole della stagione però serve più tempo: tocca fare la coda per una foto al panorama.
  5. Il sentiero parte dal parco delle Busatte e raggiunge l’abitato di Tempesta. Se non ci si organizza con le macchine, lasciandone una alla partenza e una all’arrivo, si può tornare indietro dallo stesso sentiero, aspettare l’autobus che collega Tempesta a Torbole oppure chiamare un amico, che non vede l’ora di alzarsi dal tavolo dove sta pranzando, per venire a recuperare chi ama le gite improvvisate.
  6. Il panorama dal sentiero è meraviglioso. Ancor più dalle scalinate in ferro che costeggiano le pareti di roccia come un ballatoio. Un peccato non goderne perché si guarda dove si mettono i piedi: giuro che i gradini non imbrogliano, sono tutti uguali. Preso il ritmo con i primi tre poi non si può sbagliare.
  7. Le scalinate in ferro sono in piena sicurezza ma non gradite da chi soffre di vertigini e dai cani – tutti i cani – che iniziano a tremare come foglie davanti al primo gradino. Perché costringerli a tale tortura?
  8. Alzando lo sguardo la tavolozza che ci si trova davanti agli occhi offre tutti i colori che si possono immaginare tra il blu e il verde, con macchie fucsia qui e là. Il rosa acceso mi hanno spiegato essere l’albero di Giuda: quello che fiorisce in mezzo a quelli che non lo fanno.
  9. Sia all’inizio che alla fine del percorso si incontrano gli uliveti che sono così belli da guardare che ci si dimentica anche di fotografarli. Così, per non distrarsi.
  10. E’ un angolo di meraviglia il sentiero delle Busatte, pieno di diversità: le montagne che si tuffano nel lago e una vegetazione che ricorda la macchia mediterranea, il sole a picco che riscalda e i venti del Garda a rinfrescare. Contraddizioni in armonia, per me sinonimo di bellezza.

 

(credits: foto E.T.)

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